mercoledì 29 giugno 2011

.: Maria :.

.: Maria :. by ivan.cortellessa
.: Maria :., a photo by ivan.cortellessa on Flickr.

domenica 26 giugno 2011

Sara #2

Sara #2 by ivan.cortellessa
Sara #2, a photo by ivan.cortellessa on Flickr.

Italia berlusconiana

“Veramente la scoperta che c'è un'Italia berlusconiana mi colpisce molto: è la peggiore delle Italie che io ho mai visto, e dire che di Italie brutte nella mia lunga vita ne ho viste moltissime. L'Italia della marcia su Roma, becera e violenta, animata però forse anche da belle speranze. L'Italia del 25 luglio, l'Italia dell'8 settembre, e anche l'Italia di piazzale Loreto, animata dalla voglia di vendetta.
Però la volgarità, la bassezza di questa Italia qui non l'avevo vista né sentita mai. Il berlusconismo è veramente la feccia che risale il pozzo”.
Indro Montanelli
(Intervista a Repubblica, 26 Marzo 2001)

venerdì 24 giugno 2011

Loggia massonica Propaganda Due

Loggia massonica Propaganda Due, meglio nota come P2, appartenente al Grande Oriente d’Italia, (G.O.I.) a sua volta un’organizzazione massonica istituita ritualmente il 20 giugno 1805 a Milano. La P2 è stata una loggia “coperta”, cioè segreta, un’associazione segreta, “che riunisce in segreto”, di cui fanno parte circa mille individui, principalmente della politica e dell’Amministrazione dello Stato italiano.




mercoledì 22 giugno 2011

Il sottomarino del mistero


La sardegna, un luogo magico e fantastico.
Posti come la Barbagia, il Gennargentu, il Supramonte, la Giara di Gesturi, culla dei cavallini selvaggi, possono essere scoperti a piedi o a cavallo, attraverso le mulattiere e i sentieri dei pastori, trasformando giornate comuni in esperienze di grande suggestione.

lunedì 20 giugno 2011

Roma

Roma by ivan.cortellessa
Roma, a photo by ivan.cortellessa on Flickr.

Folli riflessioni di lucida delusione



Ritengo, tra i miei deliri e le mie fantasie, di poter affermare con un certo grado di certezza,l’esistenza di almeno due livelli esistenziali, due piani di appartenenza della razza umana che, come due scatole chiuse, non troppo distanti, legate tra loro solo da un sottile filo di antico spago, il quale, se troncato, determinerà o la follia o la brutale e irreversibile razionalità, contengono quella che chiamiamo coscienza di sé.






Infiorata Genzano 2011

martedì 14 giugno 2011

Quando la tempesta sarà finita....

Quando la tempesta sarà finita, probabilmente non saprai neanche tu come hai fatto ad attraversarla e a uscirne vivo.
Anzi, non sarai neanche sicuro se sia finita per davvero. Ma su un punto non c’è dubbio. Ed è che tu, uscito da quel vento, non sarai lo stesso che vi è entrato.  (Kafka)

lunedì 13 giugno 2011

Il valore del tempo

Per scoprire il valore  di un anno,  chiedilo ad uno studente che è stato  bocciato all'esame finale.
 
Per scoprire il valore di un mese, chiedilo ad una madre che ha messo al mondo un bambino troppo presto.
 
Per scoprire il valore di una settimana, chiedilo all'editore di una rivista settimanale.

Per scoprire il valore di un'ora, chiedilo agli innamorati che stanno aspettando di vedersi.
 
Per scoprire il valore di un minuto, chiedilo a qualcuno che ha appena perso il treno, il bus o l'aereo.

Per scoprire il valore di un secondo, chiedilo a qualcuno che è sopravvissuto a un incidente.
 
Per scoprire il valore di un millisecondo, chiedilo ad un atleta che alle Olimpiadi ha vinto la medaglia d'argento.

Il tempo non aspetta nessuno.

.: Simona #4 :.

.: Simona #4 :. by ivan.cortellessa
.: Simona #4 :., a photo by ivan.cortellessa on Flickr.

Un fiore per te

Un fiore per te by ivan.cortellessa
Un fiore per te, a photo by ivan.cortellessa on Flickr.

Art. 48 della Costituzione Italiana

«Art. 48 Sono elettori tutti i cittadini, uomini e donne, che hanno raggiunto la maggiore età. Il voto è personale ed eguale, libero e segreto. Il suo esercizio è un dovere civico. La legge stabilisce requisiti e modalità per l’esercizio del diritto di voto dei cittadini residenti all’estero e ne assicura l’effettività». 

giovedì 9 giugno 2011

8 codici da decifrare: Ottavo ed ultimo mistero

Ottavo mistero: il killer dello zodiaco.
Siamo ormai alla fine di questa brevissima rassegna di misteri irrisolti, vorrei qui presentarvi una storia tanto avvincente quanto spietata, che risale a non moltissimo tempo fa.


Immaginate San Francisco, una grande città, stracolma di opportunità e di gente, dove per qualche anno, diciamo dall'ottobre del 1966 all’ottobre del 1969, un serial killer che si faceva chiamare “Zodiaco” uccise almeno sette persone. 






Il caso dello Zodiac Killer è uno dei più misteriosi dai tempi di Jack Lo Squartatore. Si trattò di un assassino spietato, senza identità e completamente folle.  
Zodiaco, non si limitò solo ai suoi efferati delitti, ma si prese gioco ben ben della polizia, infatti, mandava messaggi in codice la cui risoluzione riportava spesso le descrizioni dettagliate dei suoi omicidi, senza risparmiare dettagli atroci, e che svelato la sua identità.
I primi tre codici contenevano simboli al posto delle lettere. 
Quando furono risolti, partendo dal presupposto che nei messaggi ci fossero almeno le parole “uccidere” o “omicidio”, gli inquirenti di allora si trovarono di fronte ad un testo che parlava del piacere che il killer provava nell’uccidere le sue vittime, ma, ovviamente, nessun nome, indirizzo o altro indizio sull’identità di Zodiaco.






Nel 1969 Zodiaco mandò un nuovo codice, questa volta da 340 caratteri, molto diverso dai precedenti e ad oggi ancora irrisolto. Nel 2009 Ryan Garlick dell’ Università del North Texas, provò a violarlo usando un cosiddetto algoritmo genetico che prevedeva la generazione di possibili combinazioni tra simboli e lettere dell’alfabeto; si studiavano quali combinazioni di simboli corrispondessero alle parole più comuni in inglese e le combinazioni migliori venivano scelte e sottoposte a ulteriori combinazioni. 


Purtroppo l'insuccesso era dietro l'angolo e ad oggi, appunto, il codice rimane un mistero come anche l'identità di Zodiaco.

Teste vuote


Non ho saputo resistere alla tentazione, del resto posso resistere a tutto tranne che alle tentazioni (come diceva un "certo" Mr. Wilde). 
Ho visto passare questo video:


su Facebook e non ho saputo resistere alla tentazione di guardarlo... certo dopo pranzo ho rischiato il collasso ma sono un tipo a cui piacciono le emozioni forti.

Io non aggiungo altro se non l'invito a cercare su web altre chicche, come questa, della signorina in questione,  le sue interviste dopo la vittoria a Miss Padania sono ormai leggenda.
La cosa che più mi turba e preoccupa sono le aspirazioni a cui certa gente punta e con quale spirito e dedizione prova a raggiungerle.
Mi chiedo, ma se lo stesso spirito di sacrificio venisse impegnato in attività di cui tutta la società ne potrebbe trarre giovamento, non necessariamente in modo gratuito sia chiaro (chi lavora va pagato e chi viene pagato deve lavorare), quanti problemi oggi sarebbero già storia vecchia?


mercoledì 8 giugno 2011

.: Riposo :.

.: Riposo :. by ivan.cortellessa
.: Riposo :., a photo by ivan.cortellessa on Flickr.

.: Incontro :.

.: Incontro :. by ivan.cortellessa
.: Incontro :., a photo by ivan.cortellessa on Flickr.

8 codici da decifrare: Settimo mistero

Settimo mistero: la macchina Enigma
Nella Seconda Guerra Mondiale, dalla crittografia scritta si passò a quella “computerizzata”. 

Una delle prime macchine capaci di trasformare un testo leggibile in un messaggio in codice fu 
l’Enigma machine, utilizzata per la prima volta dalla marina tedesca nel 1926. 



La macchina usava tre o quattro rotori meccanici per “mescolare” i circuiti elettrici che assegnavano un codice alle lettere da cifrare. Grazie all’aiuto del matematico britannico Alan 
Turing e ai computer chiamati Bombe, gli Alleati riuscirono a decifrare molti dei messaggi tedeschi. Altri, invece, sono ancora oggi un mistero. 



Nel 2006, il crittografo amatoriale Stephen Krah ha avviato il progetto HYPERLINK, con cui ha reclutato centinaia di computer in tutto il mondo per risolvere i messaggi ancora irrisolti.

lunedì 6 giugno 2011

8 codici da decifrare: sesto mistero

Sesto mistero: crittografia in musica

Compositore inglese, appartenente alla corrente romantica, Edward Elgar era anche un crittografo. 


Molte sue opere per orchestra, fra cui  Enigma Variations, furono accolte con grande successo e proprio questa è un'opera particolare, infatti, proprio questa famosa melodia sembrerebbe stata scritta da un altro compositore, di cui Edward non ha mai rivelato il nome. 
Essendo, come detto, anche crittografo, pensò bene, nel 1897, di scrivere una lettera in codice alla sua amica Dorabella Penny, la quale la pubblicò 40 anni dopo ammettendo di non essere riuscita a decifrarla. La lettera era composta da 87 caratteri e conteneva 24 simboli scarabocchiati sparsi su 3 righe. 
Da qui nacque il "Cifrario di Dorabella".


l cifrario consiste di 87 caratteri scritti su 3 linee di testo ed appare basato su un alfabeto di 24 simboli che ricordano vagamente la scrittura araba a causa del fatto che ogni simbolo è costituito da 1, 2 oppure 3 semicerchi ed è orientato in una di 8 direzioni.
Un controllo sugli 87 simboli rivela una frequenza molto vicina a quella che si avrebbe nel caso il cifrario fosse un semplice cifrario a sostituzione basato su testo in chiaro scritto in Inglese ma i tentativi di decifrare il messaggio segreto seguendo questa idea non hanno portato a nessun risultato leggibile, facendo intendere che il cifrario possa essere ben più complesso.
Nel 1970, tuttavia, il musicologo e crittografo Eric Sams ha proposto una dettagliata soluzione del messaggio a Dora Penny, mettendola poi in relazione anche con una possibile spiegazione dell'Enigma musicale di Elgar (il tema segreto delle Variazioni "Enigma").


Probabilmente si tratta di un semplice codice in cui ogni simbolo equivale a una lettera, ma visto che nessuno è ancora riuscito a decifrarlo, la Elgar Society ha organizzato una competizione per premiare chi risolvesse il codice. 

Per il momento non c'è alcun vincitore.

sabato 4 giugno 2011

Tanti bei posti...

Trino Vercellese
Caorso
fra Mantova e Cremona lungo l’asta pluviale del Po
Monfalcone
Chioggia
San Benedetto del Tronto
Scarlino (Grosseto)
Montalto di Castro
Borgo Sabotino (Latina)
Oristano
Termoli
Mola di Bari
Scansano Ionico (Matera)
Palma di Montechiaro 
Garigliano (fra Caserta e Latina)


Una lista li luoghi... semplice a quanto pare, che va da nord verso sud.
Solo una lista di luoghi... vi starete chiedendo.
Non proprio... una lista di SITI.
Da qualche tempo a questa parte, la parola SITO è molto in voga perché non solo indica un luogo geografico, ma nella corrente terminologia usata dai media, indica un luogo particolare... IL LUOGO dove verranno costruite centrali nucleari e depositi di scorie.


Ma come, vi chiederete, ed il referendum?
Bè il VOSTRO capo del governo ha fatto ricorso alla Consulta.
Silvio Berlusconi, (che non mi rappresenta) con una mano giura di rispettare il verdetto popolare sui referendum, soprattutto quello sul nucleare, mentre con l'altra lavora ancora al "sabotaggio" dello stesso. 
Il governo, infatti, l'altro ieri con una lettera firmata da Gianni Letta, ha chiesto all'Avvocatura generale dello Stato di "intervenire" all'udienza della Corte costituzionale sull'ammissibilità del nuovo quesito sul nucleare dopo il via libera dato dall'Ufficio per il referendum della Cassazione. 
Con il mandato chiarissimo di "evidenziare l'inammissibilità della consultazione". 


Ecco... ora, se non ci faranno votare per l'abolizione delle leggi legate al nucleare, sapete dove non andare in vacanza e soprattutto da dove potrebbero arrivare nubi radioattive quando (perché si tratta di "quando" non di "se") un terremoto ne butterà giù qualcuna.


Alla vostra coscienza le considerazioni sul caso...
P.s. non venitemi a dire che "tanto siamo circondati da centrali nucleare quindi se ne costruiamo anche noi è uguale" perché gli altri stati europei hanno iniziato opere di smantellamento a partire da Francia e Germania!!!
Come sempre noi andiamo controcorrente senza, per altro, saper nuotare!!!



VAI A VOTARE 
SI SI SI SI

8 codici da decifrare: quinto mistero



Quinto mistero: il libro medievale
Il Voynich manuscript è un libro medievale pieno di illustrazioni di piante medicinali, diagrammi astrologici, disegni di ninfe nude e indecifrabili scritti.
Il manoscritto Voynich, noto come il libro più misterioso del mondo, è a tutt'oggi l'unico libro scritto nel XV secolo  che non sia stato ancora decifrato.
Il manoscritto contiene immagini di piante mai viste ed è scritto in un idioma che non appartiene ad alcun sistema alfabetico/linguistico conosciuto.





Quelo volume deve il suo nome a Wilfrid Voynich, un mercante di libri rari che lo acquistò dal collegio gesuita di Villa Mondragone, nei pressi di Frascati, nel 1912 dove venne ritrovato appartenente probabilmente all’Imperatore del Sacro Romano Impero Rudolph II di Boemia


Il testo risulta diviso in quattro sezioni:

  • Sezione I: chiamata botanica, contiene 113 disegni di piante sconosciute.
  • Sezione II: chiamata astronomica o astrologica, presenta 25 diagrammi che sembrano richiamare delle stelle. 
  • Sezione III: chiamata biologica, dovuta alla presenza di numerose figure femminili nude, sovente immerse fino al ginocchio in strane vasche intercomunicanti contenenti un liquido scuro.
Subito dopo questa sezione vi è un foglio ripiegato sei volte, raffigurante nove medaglioni con immagini di stelle o figure vagamente simili a cellule, raggiere di petali e fasci di tubi.
  • Sezione IV: detta farmacologica, per via delle immagini di ampolle e fiale dalla forma analoga a quella dei contenitori presenti nelle antiche farmacie.







Una prima analisi approfondita del testo ne evidenziò l'attendibilità, nel senso che la lunghezza delle parole, la combinazione dei simboli usati, i segni di "punteggiatura" sembravano rispecchiare un linguaggio reale, ma nel 2004, il linguista Gordon Rugg dell’ Università di Keele, in Gran Bretagna, in un suo studio affermava che il manoscritto era una bufala. 






Legate alla storia dell'analisi del libro, ci furono anche parecchi errori e grossolane figuracce, come  ca conclusione a cui Newbold arrivò con la sua traduzione, secondo lui infatti si sarebbe trrattato di un testo di nozioni di astrofisica e biologia molecolare anche se poi, sempre lo stesso Newbold analizzando meglio il manoscritto si accorse che le minuscole annotazioni, presenti nelle vari pagine,  in realtà altro non erano altro che crepe nella pergamena invecchiata.






Ora, scherzo o no, il libro è comunque antico: analisi con radiocarbonio hanno provato che risale al 15esimo secolo, al 1420 circa.

venerdì 3 giugno 2011

8 codici da decifrare: quarto mistero

Quarto mistero: la scultura del mistero

Stati Uniti,  Central Intelligence Agency, in una parola CIA, davanti al quartier generale c’è una scultura che è anche un mistero... e già da qui dovreste capire che la cosa si fa quanto meno interessante.

Era il 1990 e all’artista James Sanborn venne commissionata un'opera... nacque così Kryptos.


Kriptos è soprattutto un codice, molto particolare, è composto da 1.735 lettere diviso in 4 sezioni.
Le prime 3 sezioni sono state risolte, manca l’ultima, senza la quale non è possibile svelare il mistero.
Come è possibile, potreste chiedervi,  è "semplice": Kryptos è una sorta di scatola cinese, dove la verità è nascosta alla fine del rompicapo.
Vediamo cosa c'è scritto nei primi due punti del codice:
nella prima sezione si è rivelato il messaggio “Tra l’ombra sottile e la totale oscurità c’è la sfumatura dell’illusione”,



Nella seconda sezione, invece, si legge la frase “A Langley lo sanno? Dovrebbero: è seppellito lì da qualche parte”, che faceva riferimento alla misteriosa sepoltura di un oggetto a sua volta segreto.
Entrambe le due sezioni sono state costruite usando una versione modificata del Cifrario di Vigenère, dove le lettere dell’alfabeto sono arrangiate in una griglia chiamata “tabula recta” ed ogni lettera nel messaggio poteva essere codificata usando una delle 26 colonne della griglia.
Vediamo ora la terza sezione: qui c'è un passaggio del diario dell'archeologo Howard Carter, in cui racconta dell’apertura di una porta nella tomba del re Tutankhamon.



Manca infine la quarta sezione, dove cercando di semplificare le cose, lo stesso Sanborn ha dato un indizio codificando 6 delle lettere: Berlin perché, come disse l'artista "E’ da molto tempo che ci si prova, la gente ha bisogno di incoraggiamento”, ha detto l’artista.
Staremo a vedere se e quando questo mistero verrà svelato.


giovedì 2 giugno 2011

Romantic

Romantic by ivan.cortellessa
Romantic, a photo by ivan.cortellessa on Flickr.

Aiazzone assaltato


Era prevedibile…
Non era certo un evento da escludere!
Come al solito si è sottovalutata la determinazione e la disperazioni, in alcuni casi (comunque molti) di chi, frodato e preso in giro, ha decido di farsi giustizia da se vista l'assenza concreta di chi dovrebbe essere preposto a garantire giustizia ed equità.
Non dico che sia giusto, non sono un sostenitore del metodo "far west" dove ognuno deve farsi giustizia da se, dico solo che era prevedibile, quasi scontato che dopo tutto questo tempo qualcosa del genere sarebbe accaduto, come prevedo che non sarà certo l'ultima volta che una cosa del genere si verificherà.
Io stesso, insieme ad altri excolleghi abbiamo più volte sollecitato curatori fallimentari ed autorità a dare segni tangibili di un cambiamento, di un avanzamento della situazione al fine di rendere giustizia ai frodati, clienti dipendenti o fornitori che fossero… il risultato è oggi sotto gli occhi di tutti.


Venerdì pomeriggio, sono arrivati in duecento con auto, furgoni, camioncini, anche qualche tir,  hanno scassinato il magazzino di mobili e si sono portati via tutto, smontando perfino parti dell'edificio. La legge, giustamente, lo definisce un furto, ma, in questo caso, decisamente particolare, visto che il magazzino svuotato è uni di quelli di Aiazzone, e molti di coloro che l'hanno svuotato erano clienti, i quali anche avendo pagato merce, da molto tempo, non l'hanno mai ricevuta. Forse erano anche dipendenti che, ad oggi,  hanno mesi di stipendi arretrati che, forse, non riceveranno mai.

Il magazzino assaltato è quello di Pognano , dove già da un mese si verificavano dei piccoli (ma neanche tanto) furti. 
Stavolta invece si sono mossi in massa. 

Dunque… ora che si fa? 
Si aspetta un altro evento come questo, magari con disgrazia annessa, o ci si muove concretamente per aiutare tutti coloro che sono stati frodati dalla banda del comodino?



Da exdipendente, che ancora non vede un soldo, mi appello alla buona volontà ed al buon senso di tutti (curatori, autorità, cliente ed excolleghi)  per far si che tali scempi non accadano più, prima di tutto perché si passa dalla ragione al torto e ci si mette sullo stesso livello di quelli che in questa situazione ci hanno portato, e poi perché, distogliere risorse equivale ad avere meno beni da vendere, che di conseguenza vuol dire recuperare meno soldi da potersi ridividere a soluzione di questo disastro.

mercoledì 1 giugno 2011

8 codici da decifrare: terzo mistero

Terzo mistero: il codice del Mit
Ron Rivest, uno degli inventori degli algoritmi Rsa, per celebrare il 35esimo anniversario del Massachusetts Institute of Technology, ha  ben pensato di lasciare una scatola nei sotterranei dell’Istituto stesso.


Cosa contiene questa scatola? Per scoprilo, bisogna risolvere il mistero... un codice da 616 numeri che va decifrato ma per farlo bisogna prima affrontare un altro problema: dividere un numero da oltre 7,2 biliardi di cifre per un numero da 600 cifre.
Non finisce certo qui, il risultato deve poi essere convertito in una forma binaria e confrontato con la versione binaria dei 616 numeri originari.
A questo punto, pero ogni uno e zero delle due stringhe che si sovrappongono, il risultato è uno zero, altrimenti un uno.
Bene, il gioco è fatto (si fa per dire): basta convertire i numeri in alfabeto.

La particolarità di tutta questa serie di calcoli è la complessità computazionale che ne è richiesta, sempre secondo lo stesso Rivest, il problema iniziale è talmente complesso che nessun supercomputer riuscirà a risolverlo in meno di 35 anni, sempre che non si trovi una scorciatoia, questo perché il numero da 600 cifre è in realtà il prodotto di due numeri primi.



Scoperti questi, il mistero si potrebbe risolvere molto più velocemente.
Ma, naturalmente, la scorciatoia non è così facile da percorrere.
“ La potenza dei calcolatori non sta aumentando così velocemente come predetto”, ha detto Rivest a New Scientist.

Ne riparleremo tra 35 anni...