lunedì 30 gennaio 2012

...espressioni #1...

...espressioni #1... by ivan.cortellessa
...espressioni #1..., a photo by ivan.cortellessa on Flickr.

...espressioni #2...

...espressioni #2... by ivan.cortellessa
...espressioni #2..., a photo by ivan.cortellessa on Flickr.

Palazzo Papale (Rieti) #2

...L'uomo che pensa...

Palazzo Papale (Rieti) #1

Dicevano...


domenica 29 gennaio 2012

lunedì 23 gennaio 2012

la chiamata alle armi di Anonymous


e tu cosa pensi di fare?

Whatsapp e bufale digitali

E' da un po che mi arriva questo messaggio su whatsapp..


"Whatsapp sta per diventare a pagamento a meno che tu non sia un utilizzatore frequente. Se hai almeno 10 contatti invia questo sms e il logo diventerà rosso per indicare che sei un frequente utilizzatore."






E' UNA BUFALA!!! Ma credete proprio a tutto tutto tutto tutto????
E' una bufala come quella di facebook a pagamento, della chiusura degli account non utilizzati, della versione a pagamento di Microsoft Messenger...


Ragazzi... SVEGLIAAAAAA!!!
Prima di fare copia e incolla di messaggi come questi, almeno informatevi!!!


Ah, tanto per essere precisi... WhatsApp è un'applicazione a pagamento... Dall'AppStore di Apple (escluse promozioni occasionili) costa 0,99cent, mentre per Android è gratis solo il primo anno, dopo di che costa (o dovrebbe costare), 1,99 dollari all'anno.

La Sopa Italiana...


Ci risiamo... oltre alla pessima figura che si apprestano a fare, i nostri politicati, sono pronti a proporre una nuova legge bavaglio per la rete. Una legge, proposta da Giovanni Fava, già approvata in commissione che verrà presto prensentata anche in parlamento.

Mentre tutto il mondo occidentale fa dietro front sulla scandalosa legge SOPA e PIPA, l'Italia, come nella migliore tradizione, la ripropone per garantire gli interessi di pochi.

La cosa più scandalosa che potessero fare è proprio il "copia&incolla" di una legge bavaglio, di cui probabilmente, tra le altre cose, non avranno neanche capito il funzionamento e soprattutto non capiscono i danni che porterebbe, ma del resto, la nostra classe politica, antica e arretrata, cosa potrebbe mai realizzare di buono per il proprio popolo digitale?


domenica 22 gennaio 2012

stereotipo


direi che certi confronti perdono di senso davanti alla logica...
Ragazze... e basta con lo stereotipo della donna secca = interessante, ci si muore per cavolate come queste.

lunedì 16 gennaio 2012

SOPA - Stop Online Piracy Act e il primo blackout mondiale di Internet


Tra pochi giorni, precisamente il 23 gennaio, ci potrebbe essere il primo blackout mondiale di Internet

I maggiori siti web del pianeta, Facebook, Google, Wikimedia Foundation, Twitter, Zynga, eBay saranno solo i più visibili fra gli attori che promettono un “blackout di Internet”.

Perché tutto ciò? Semplice (purtroppo) quel giorno verrà discussa, presso il senato USA, una proposta di legge che andrebbe a ridimensionare enormemente la libertà sulla rete.
Questa notizia è diffusa poco fa da Extremetech.
La legge in questione, lo ricordiamo, che se approvata andrebbe ad impattare sulle dinamiche fondamentali di Internet, dal lato tecnologico e legale.

Se confermato, questo blackout avrebbe conseguenze inimmaginabili su una popolazione di oltre 2 miliardi di utenti, che si vedrebbe di colpo privati di uno strumento ormai fondamentale e indispensabile come il Web.

Aspettando maggiori info, vi invito a documentarvi andando sulla pagina dedicata a SOPA (Stop Online Piracy Act) da Wikipedia.


Scoprirete, leggendo il testo, che non è tempo per certe leggi impopolari e questa altro che se lo è!
E' talmente impopolare che ha scatenato non solo le ire degli utenti, ma anche quelli dei grandi gruppi come Google, Facebook e Wikipedia. 
La proposta di legge, avanzata da Lamar Smith, repubblicano del Texas prevede una stretta di vite per i contenuti condivisi online e coperti da diritti d’autore ma anche e soprattutto per la libertà degli utenti!

La legge proposta da Smith non tiene per niente conto del buon senso che, in alcune occasioni, risulta utile dinnanzi a questioni cosi complesse e delicate.


Un esempio per farvi capire la gravità della cosa:
Siete alla festa di compleanno di un amico, tante gente, tanta allegria... decidete di girare un video della festa e poi pubblicarlo su YouTube o Facebook: potreste essere dei nuovi criminali. 
Perché? Ovviamente nella registrazione sarebbe incluso l’audio della festa, che probabilmente è una bella canzone attualissima e quindi coperta da diritti d’autore...  ecco, secondo Smith e la sua folle legge, voi sareste ritenuti dei pirati e potreste finire in galera.

Non ci credete?
Andate a chiederlo a Stephanie Lens, ventinovenne americana che per un video di 30 secondi su youtube, un video del proprio bambino mentre balla sulle note di “Let’s Go Crazy” di Prince, si è vista recapitare una comunicazione da parte della Universal per violazione dei diritti d’autore sul brano di sottofondo.

Io penso che certi uomini di legge, se dedicassero il tempo a loro disposizione alla lotta contro le mafie invece che a favorire le case discografiche, molti crimini sarebbe evitati o quanto meno risolti.
...i mafiosi invece stanno ancora in giro, mentre le mamme (vedi sopra) rischiano la galera.

Ora, e mi rivolgo a voi utenti, invece di stare a pubblicare cavolate qua e la sui vari social network, diffondete queste notizie e soprattutto... non restate a guardare mentre ve lo mettono in quel posto!!! 

domenica 8 gennaio 2012

Il Muro

Il Muro by ivan.cortellessa
Il Muro, a photo by ivan.cortellessa on Flickr.

. vallo adriano (scozia) . 120km
. muro di berlino (germania) . 155km
. muro della vergogna (isralele) . 730km
. the Troubles wall (Belfast) .
. operazione guardian (USA - Messico) . 3000km
. la linea verde di Cipro . 180km
. il muro dell'animo a difesa del cuore

L'occhio nel cielo #2

Il bosco

Il bosco by ivan.cortellessa
Il bosco, a photo by ivan.cortellessa on Flickr.

Antichi passi

Antichi passi by ivan.cortellessa
Antichi passi, a photo by ivan.cortellessa on Flickr.

L'occhio nel cielo #1

Ovunque

Ovunque by ivan.cortellessa
Ovunque, a photo by ivan.cortellessa on Flickr.

il "come" posso saperlo,
il "perché" posso capirlo,
il "quando" riesco ad immaginarlo,
la "forza" necessaria è al di là della mia comprensione.

martedì 3 gennaio 2012

TUTTE LE FOTO CHE L’UTENTE PUBBLICA NEL PROPRIO PROFILO DIVENTANO AUTOMATICAMENTE DI PROPRIETÀ DI FACEBOOK!!!

Ed eccola qui la notizia che più mi aspettavo e che maggiormente temevo...



La modifica al regolamento della privacy e della proprietà dei contenuti, nonché alla tutela dei dati (sottoforma di contenuti multimediali) non è stata resa pubblica e ha effetto retroattivo, infatti coinvolgerà anche i vecchi clienti del social network che allo stato attuale delle cose potrà utilizzare qualsiasi immagine e farne quello che vuole. 

Per evitare divulgazione non autorizzata di materiale personale è consigliato creare gallerie fotografiche su servizi più tutelati come Google Picasa o Flickr, finché anche in questi non accadrà lo stesso, per poi aggiungere su Facebook un link di rimando che permetterà al proprietario dell’account di non perdere tutti i diritti su quelle immagini.