lunedì 16 gennaio 2012

SOPA - Stop Online Piracy Act e il primo blackout mondiale di Internet


Tra pochi giorni, precisamente il 23 gennaio, ci potrebbe essere il primo blackout mondiale di Internet

I maggiori siti web del pianeta, Facebook, Google, Wikimedia Foundation, Twitter, Zynga, eBay saranno solo i più visibili fra gli attori che promettono un “blackout di Internet”.

Perché tutto ciò? Semplice (purtroppo) quel giorno verrà discussa, presso il senato USA, una proposta di legge che andrebbe a ridimensionare enormemente la libertà sulla rete.
Questa notizia è diffusa poco fa da Extremetech.
La legge in questione, lo ricordiamo, che se approvata andrebbe ad impattare sulle dinamiche fondamentali di Internet, dal lato tecnologico e legale.

Se confermato, questo blackout avrebbe conseguenze inimmaginabili su una popolazione di oltre 2 miliardi di utenti, che si vedrebbe di colpo privati di uno strumento ormai fondamentale e indispensabile come il Web.

Aspettando maggiori info, vi invito a documentarvi andando sulla pagina dedicata a SOPA (Stop Online Piracy Act) da Wikipedia.


Scoprirete, leggendo il testo, che non è tempo per certe leggi impopolari e questa altro che se lo è!
E' talmente impopolare che ha scatenato non solo le ire degli utenti, ma anche quelli dei grandi gruppi come Google, Facebook e Wikipedia. 
La proposta di legge, avanzata da Lamar Smith, repubblicano del Texas prevede una stretta di vite per i contenuti condivisi online e coperti da diritti d’autore ma anche e soprattutto per la libertà degli utenti!

La legge proposta da Smith non tiene per niente conto del buon senso che, in alcune occasioni, risulta utile dinnanzi a questioni cosi complesse e delicate.


Un esempio per farvi capire la gravità della cosa:
Siete alla festa di compleanno di un amico, tante gente, tanta allegria... decidete di girare un video della festa e poi pubblicarlo su YouTube o Facebook: potreste essere dei nuovi criminali. 
Perché? Ovviamente nella registrazione sarebbe incluso l’audio della festa, che probabilmente è una bella canzone attualissima e quindi coperta da diritti d’autore...  ecco, secondo Smith e la sua folle legge, voi sareste ritenuti dei pirati e potreste finire in galera.

Non ci credete?
Andate a chiederlo a Stephanie Lens, ventinovenne americana che per un video di 30 secondi su youtube, un video del proprio bambino mentre balla sulle note di “Let’s Go Crazy” di Prince, si è vista recapitare una comunicazione da parte della Universal per violazione dei diritti d’autore sul brano di sottofondo.

Io penso che certi uomini di legge, se dedicassero il tempo a loro disposizione alla lotta contro le mafie invece che a favorire le case discografiche, molti crimini sarebbe evitati o quanto meno risolti.
...i mafiosi invece stanno ancora in giro, mentre le mamme (vedi sopra) rischiano la galera.

Ora, e mi rivolgo a voi utenti, invece di stare a pubblicare cavolate qua e la sui vari social network, diffondete queste notizie e soprattutto... non restate a guardare mentre ve lo mettono in quel posto!!! 

1 commento:

Unknown ha detto...

hello:) thanks for using my graphic and spreading the word :)