lunedì 30 maggio 2011

8 codici da decifrare: secondo mistero

Dopo il primo mistero, eccovi il secondo:un tesoro nascosto James B. Ward, nel lontato 1885 pubblicò il libro “The Beale Papers”.
Nelle pagine del libro erano riportati tre messaggi in codice, grazie alla cui soluzione si sarebbe giunti
al ricco tesoro di Beale, da qualche parte nascosto in Virginia.
Lo scrittore sosteneva che Beale, prima di sparire nel nulla, avrebbe lasciato un cofanetto con i tre messaggi in codice ad un oste, che l’avrebbe poi fatto avere ad un amico.



Questo amico, in qualche modo non meglio noto, riuscì a risolvere il primo codice, formato dai numeri corrispondenti alle prime lettere delle parole scritte nella Dichiarazione d’Indipendenza degli Stati Uniti.
Quasi 100 anni dopo, nel 1980, il crittografo Jim Gillogly tentò, inutilmente di usare un computer per risolvere i due codici rimanenti.
Invece però di scardinare i codici, scoprì che negli stessi vi erano molte anomalie, tanto che dichiarò che, secondo lui, si sarebbe trattato di una colossale beffa.

Ad oggi nessun altro si è cimentanto, tanto meno con successo, nell'analisi dei due codici rimanenti.

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