sabato 5 giugno 2010

Difesa - Phishing - Parte 1

Difesa - Phishing - Parte 1


Ficcatevelo bene in testa!!!! -------------------------------------------
Banche, istituzioni o internet provider non fanno mai richiesta dei dati personali a mezzo di una e-mail indirizzata alla casella di posta personale.


Per eventuali comunicazioni, i soggetti sopra citati possono utilizzare un account istituzionale accessibile solo dal loro sito, ma non la e-mail personale del cittadino.
Ficcatevelo bene in testa!!!! -------------------------------------------




In caso di richiesta di dati personali, numeri di conto, password o carta di credito,è buona norma, prima di cancellare, inoltrarne una copia alle autorità competenti e avvisare la banca o gli altri interessati, in modo che possano prendere ulteriori disposizioni contro il sito falso e informare i propri utenti.


Il cliente può verificare i movimenti dall'estratto conto, che può vedere al Bancomat o dal proprio conto corrente on-line.


Molti istituti offrono un servizio di SMS alert, più efficace, perché notifica il movimento non appena viene effettuato, non quando avviene la sua registrazione, che può essere a distanza di diversi giorni. Il servizio consiste nell'invio di un messaggio al numero indicato dal cliente, per tutti i prelievi o pagamenti che superano l'importo da questi impostato. Il messaggio parte in tempo reale quando è effettuato il movimento (non alla data di registrazione, quindi anche quando questo non è ancora visibile nell'estratto conto).


La Banca non è obbligata a fornire questo tipo di servizio, e le compagnie telefoniche non garantiscono il ricevimento degli SMS in tempi certi, che possono aumentare in particolare se il cliente si trova all'estero con il suo terminale di ricezione.
L'SMS alert è un servizio attivabile dal Bancomat, in filiale o dall'ambiente on-line. Negli stessi modi può essere modificato il numero telefonico o l'importo oltre il quale deve essere notificato il movimento contabile.
La persona che si accorge di pagamenti effettuati da terzi con la sua carta di credito o Bancomat, deve contattare il numero verde della banca per chiedere il blocco della carta: la chiamata viene registrata e le è assegnato un codice di blocco (che è identificativo e univoco). 


Occorre poi presentare denuncia alle Forze di Polizia, e recarsi in Agenzia con la copia della denuncia e il codice di blocco. In caso di eventuali addebiti "anomali" successivi, ad esempio perché effettuati dall'estero e registrati o contabilizzati con valuta successiva al blocco e alla denuncia, è necessario recarsi nuovamente a integrare la denuncia e ripresentarne copia in filiale.
L'Agenzia inoltra all'Ufficio Legale della Banca la ricusazione dei pagamenti e la richiesta di rimborso per la liquidazione. L'Ufficio Legale verifica se il cliente era fisicamente impossibilitato ad effettuare i movimenti contabili (prelievi da conto o pagamenti) perché l'estratto conto o la denuncia provano che si trovava in altro luogo; se vi sia dolo colpa o negligenza; applica una franchigia (intorno ai 150 euro) che non viene rimborsata, se il contratto di attivazione della carta prevede una responsabilità che in questi casi resti comunque a carico del cliente.
In presenza di accrediti da parte di sconosciuti, il correntista deve non prelevare la somma e chiedere alla banca lo storno del movimento contabile.


Una preoccupazione frequente degli utenti che subiscono lo spillaggio è capire come ha fatto il perpetratore a sapere che hanno un conto presso la banca o servizio online indicato nel messaggio-esca. Normalmente, il phisher non conosce se la sua vittima ha un account presso il servizio preso di mira dalla sua azione: si limita ad inviare lo stesso messaggio-esca a un numero molto elevato di indirizzi di email, facendo spamming, nella speranza di raggiungere per caso qualche utente che ha effettivamente un account presso il servizio citato. Pertanto non è necessaria alcuna azione difensiva a parte il riconoscimento e la cancellazione dell'email che contiene il tentativo di spillaggio.



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