giovedì 3 marzo 2011

un thè bollente su un piatto di lacrime

un thè bollente su un piatto di lacrime
lasciate ad asciugare accanto al riflesso
del disco rosso di un sole stanco
laddove l'anima distrutta pensa alla morte
come il giorno si butta la tra le braccia della notte
ma l'anima ripensa al suo destino
risorge come un nuovo astro al mattino
che scioglie la brina dei campi gelati
che riscalda le spalle dei contadini piegati
che rafforza lo spirito dell'uomo indignato
che ricorda al mondo il suo destino segnato
che cerca la strada più breve e più mite
per raggiungere quel luogo fantastico 
che è negli occhi dell'anima sua gemella. 

2 commenti:

Unknown ha detto...

Ciao ragazzi all'avaguardia...molto bella la poesia!!Vorrei sapere chi è l'autore se possibile,perchè siccome sono una scrittrice incompresa(e tra un po di tempo spero di poter raccogliere i miei scritti in un libro..e per questo delegherò VOI...hihihi)non vorrei passare per saccente...ma manca qualcosa...Ciao a presto per il seguito.

Unknown ha detto...

Ciao Rossella la poesia è mia (Ivan) e mi fa piacere sapere che a qualcuno, autorevole come te, piace.
Cosa manca secondo te?
Ti premetto che è decisamente scritta di getto in un momento intenso quindi senza grandi progetti dietro.