sabato 4 giugno 2011

8 codici da decifrare: quinto mistero



Quinto mistero: il libro medievale
Il Voynich manuscript è un libro medievale pieno di illustrazioni di piante medicinali, diagrammi astrologici, disegni di ninfe nude e indecifrabili scritti.
Il manoscritto Voynich, noto come il libro più misterioso del mondo, è a tutt'oggi l'unico libro scritto nel XV secolo  che non sia stato ancora decifrato.
Il manoscritto contiene immagini di piante mai viste ed è scritto in un idioma che non appartiene ad alcun sistema alfabetico/linguistico conosciuto.





Quelo volume deve il suo nome a Wilfrid Voynich, un mercante di libri rari che lo acquistò dal collegio gesuita di Villa Mondragone, nei pressi di Frascati, nel 1912 dove venne ritrovato appartenente probabilmente all’Imperatore del Sacro Romano Impero Rudolph II di Boemia


Il testo risulta diviso in quattro sezioni:

  • Sezione I: chiamata botanica, contiene 113 disegni di piante sconosciute.
  • Sezione II: chiamata astronomica o astrologica, presenta 25 diagrammi che sembrano richiamare delle stelle. 
  • Sezione III: chiamata biologica, dovuta alla presenza di numerose figure femminili nude, sovente immerse fino al ginocchio in strane vasche intercomunicanti contenenti un liquido scuro.
Subito dopo questa sezione vi è un foglio ripiegato sei volte, raffigurante nove medaglioni con immagini di stelle o figure vagamente simili a cellule, raggiere di petali e fasci di tubi.
  • Sezione IV: detta farmacologica, per via delle immagini di ampolle e fiale dalla forma analoga a quella dei contenitori presenti nelle antiche farmacie.







Una prima analisi approfondita del testo ne evidenziò l'attendibilità, nel senso che la lunghezza delle parole, la combinazione dei simboli usati, i segni di "punteggiatura" sembravano rispecchiare un linguaggio reale, ma nel 2004, il linguista Gordon Rugg dell’ Università di Keele, in Gran Bretagna, in un suo studio affermava che il manoscritto era una bufala. 






Legate alla storia dell'analisi del libro, ci furono anche parecchi errori e grossolane figuracce, come  ca conclusione a cui Newbold arrivò con la sua traduzione, secondo lui infatti si sarebbe trrattato di un testo di nozioni di astrofisica e biologia molecolare anche se poi, sempre lo stesso Newbold analizzando meglio il manoscritto si accorse che le minuscole annotazioni, presenti nelle vari pagine,  in realtà altro non erano altro che crepe nella pergamena invecchiata.






Ora, scherzo o no, il libro è comunque antico: analisi con radiocarbonio hanno provato che risale al 15esimo secolo, al 1420 circa.

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